I danni del Coronavirus sul settore turistico

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È fuori dubbio che questa emergenza nazionale sta toccando diversi settori. I trasporti ad esempio ne sono uno. Ma il settore che dove il Coronavirus ha creato più danni è senza dubbio il settore turistico. Gli alberghi delle città interessate da questo fenomeno sono vuoti.

Le città e le aree etichettate come rosse non solo nutrono questa crisi, ma si possono considerare vere e proprie città fantasma. Le persone per ovvi motivi di paura di contagio, sono asserragliate dentro casa con una scorta di viveri che arriva fino a due settimane. La paura è tanta ma i media sono artefici in parte di questa paura.

Seguire le linee guida del Ministero della Salute e le comuni norme igieniche che sono nel costume italiano dal dopoguerra sono i passi principali per scrollarsi di dosso questo terrore. Se sei una persona che fa uno stile di vita regolare e sano non devi preoccuparti. Ma veniamo a noi.

Cosa sta facendo il Coronavirus agli hotel

Cosa sta facendo il Coronavirus agli hotel

Per spiegarlo in pochissime parole li sta mandando in rovina! Gli hotel del cento di Roma sono per la maggior parte vuoti e Roma non è una zona a rischio. Puoi immaginare gli altri hotel come sono combinati. I tassi di cancellazione delle prenotazioni stanno sfiorando il 98% del totale (fonte TG2) e sta questo bilancio sta peggiorando giorno per giorno.

Cosa succede agli hotel per questa epidemia

Niente di più spaventoso. Gli hotel stanno soffrendo una crisi che ad ogni modo già avevano preventivato, in quanto l’inverno è, per gran parte dello Stivale, considerata bassa stagione e quindi con un’affluenza già ridotta all’osso.

Chi riesce ancora a reggere il periodo e avere un buon numero di prenotazioni sono coloro che si affidano ad agenzie turistiche per ospitare gruppi di studenti e non solo. Tuttavia le altre nazioni si stanno tenendo in allerta e l’Italia è segnata con un cerchietto rosso sulla mappa.

Questo forse non si ripercuoterà solo nell’immediato ma anche in futuro poiché troppo si fa per creare allarmismo ma nulla si è mai fatto per pubblicizzare la fine di una allerta.

Cosa possono fare gli hotel ora?

Innanzi tutto partiamo dalle note positive.

La maggior parte delle prenotazioni oggigiorno sono acquistate con la formula “non rimborsabile“.

Come dice la parola stessa, queste prenotazioni non si possono rimborsare anche in presenza di condizioni di calamità naturali e/o a causa di scioperi e via discorrendo.

Gli albergatori possono dunque resistere alle telefonate di Booking.com che spesso lasciano la palla proprio a loro nonostante le formule siano ben chiare sul loro portale.

Booking, infatti, ogni volta che riceve un reclamo da parte del cliente, si limita a mediare facendo una telefonata all’albergatore e chiedendo quello che già il cliente ha chiesto a voi e cioè il rimborso nonostante questa particolare clausola.

Agli operatori telefonici poco interessa ma questo metterà in cattiva luce l’attività ricettiva rea di non essere comprensiva (le regole, però, le stabilisce Booking).

Questa era la nota positiva. Puoi immaginare quale sia lo scenario più tragico?

Beh semplice. Chiusura dell’Hotel fino a data da destinarsi così come sta succedendo per le scuole (notifica fresca fresca).

In fondo che senso ha stare aperti se già si sa che non si riceveranno prenotazioni finché questa psicosi sarà passata?

Attenzione alle decisioni che prendi

Se lavori con pendolari che soggiornano in hotel dal lunedì al giovedì o venerdì forse la chiusura non è la scelta ideale. Forse sarebbe meglio chiudere la maggior parte dei piani e lavorare con quel poco che c’è e che sicuramente sarà frutto del lavoro dell’albergatore nel corso del tempo.

Cosa sta facendo il Coronavirus agli hotel

Anche i dipendenti forse, con queste notizie poco rassicuranti, non saranno poi così dispiaciuti nel farsi un paio di settimane a casa senza lavorare e senza stare a contatto con persone da zone d’Italia che sono potenzialmente a rischio.

Conclusioni

I danni che sta facendo il Coronavirus non sono solo a livello sanitario. Anche molte attività stanno risentendo questo fenomeno e purtroppo non si sa quando finirà.

Le loro speranze sono appese alle parole che trapelano dai media, che mai come questa volta forzano le decisioni di una massa intera sia a livello nazionale che internazionale.

Ora come ora bisogna fare di necessità virtù se hai un’attività alberghiera e bisogna adoperarsi per applicare migliorie in economia per poi rilanciarsi quando sarà il momento giusto.

Come un pugile oggi bisogna saper incassare il colpo e aspettare il momento giusto per sferrare il pugno che ti farà vincere la partita e sopravvivere.

Sei d’accordo?

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